Le api non solo sono preziose per l’ottimo miele che ci donano, e per la insostituibile funzione nella impollinazione dei fiori – necessaria per la formazione dei frutti, la propagazione delle specie, oltre che per ottenere le nostre tantissime produzioni -, ma possono anche essere pericolose. Con l’estate torna infatti di attualità il problema legato ai casi di choc anafilattico causati da punture di api, vespe e calabroni, insetti appartenenti all’ordine degli imenotteri. A tale riguardo, il vicegovernatore con delega alla Salute, Riccardo Riccardi, ha voluto ricordare il percorso attivato in Friuli Venezia Giulia per quelle persone che sviluppano una reazione anafilattica.
Nel dettaglio, il servizio prevede – come informa una nota della Regione Fvg – la cura desensibilizzante gratuita per i pazienti i quali, affrontata la fase acuta, vengono inviati in uno dei centri allergologi di riferimento territoriale (Udine, Pordenone e Trieste).
“È opportuno – ha sottolineato Riccardi – che le persone siano a conoscenza di quello che la struttura sanitaria regionale offre a chi si trova ad affrontare questo tipo di problema: un’organizzazione che garantisce la fase curativa e terapeutica all’interno di centri attrezzati dove opera personale medico specializzato. Inoltre, dobbiamo lavorare sulla prevenzione, facendo conoscere quali sono in questi casi i rischi per la salute e cosa fare nell’immediato dopo essere stati punti”.
Al fine di informare la popolazione sul tema, la Regione ha inviato brochure dedicate alle punture da imenotteri ai servizi di Pronto soccorso, ai dipartimenti di prevenzione, agli apicoltori e, attraverso Federfarma, a 380 farmacie del Friuli Venezia Giulia. Nei vademecum si possono trovare tutte le informazioni sulle reazioni alle punture, sui soggetti a rischio e i consigli per evitare di essere punti. Tra questi quello di non usare mai gli insetticidi, in quanto la loro azione è lenta e quindi api, vespe e calabroni la maggior parte delle volte fanno in tempo a pungere prima di essere sopraffatti dal veleno.
Solo lo scorso anno, in Friuli Venezia Giulia – conclude il comunicato della Regione – tre persone sono decedute a causa di punture da imenotteri e circa 250 sono state prese in cura nei centri regionali.
<N.d.R. riportiamo i vademecum della regione FVG in materia. Nei vademecum si possono trovare tutte le informazioni sulle reazioni alle punture, sui soggetti a rischio e i consigli per evitare di essere punti. >