di Gi Elle
“Dopo le riuscitissime uscite in luglio al Castello di Spessa e sul Lungomare di Grado, proseguono i Concerti del Gusto 2018 di “Friuli Venezia Giulia Via dei Sapori”. Stavolta, l’appuntamento è nel parco secolare dell’ottocentesca Villa Brandolini d’Adda a Vistorta di Sacile, dove sabato 6 ottobre andrà in scena il Lunch Show d’inizio autunno. Il parco progettato da Russel Page si potrà ammirare con visite guidate, assieme alla splendida collezione di orchidee.
Ecco Villa Brandolini d’Adda, a Vistorta, in mezzo al meraviglioso parco.
.
In quest’atmosfera di raffinata e coinvolgente bellezza, dopo il benvenuto con golosità di una quindicina di produttori, inizierà uno straordinario percorso del gusto con 20 chef dei ristoranti del gruppo guidato da Walter Filiputti che cucineranno in diretta davanti al pubblico inediti piatti di alta creatività. Attenti alle esigenze alimentari, i cuochi proporranno anche piatti per celiaci e vegetariani. Accanto ad ogni chef, altrettanti vignaioli proporranno raffinati abbinamenti fra cibi e vini. In chiusura, tutti gli chef presenteranno la propria interpretazione del dolce autunnale e potranno essere altresì degustati prelibati dolci e gelati degli artigiani del gusto.
Da 18 anni portabandiera delle eccellenze enogastronomiche di questa regione del Nordest, straordinario melting pot di genti, culture, cibi, il Consorzio Friuli Venezia Giulia Via dei Sapori è un affiatatissimo gruppo composto da 62 aziende top-quality: 22 ristoratori che – dal mare Adriatico alle Alpi – sono portabandiera delle molteplici anime della cucina regionale, pensata e rielaborata da ciascuno secondo il proprio personalissimo percorso di ricerca; 22 tra vignaioli e distillatori, 19 fra artigiani del gusto e realtà ad essi collegate. Insieme rappresentano quanto di meglio offre questa terra in fatto di enogastronomia.
Il gruppo è pioniere del format, oggi in gran voga, che vede i grandi chef cucinare in contemporanea davanti al pubblico, per raccontare la propria terra attraverso cibi e vini. Il menù e gli abbinamenti con i vini saranno pubblicati su www.friuliviadeisapori.it. Il Lunch Show inizierà alle 12.30. L’entrata sarà consentita fino alle 13.30. Il costo è di 60 euro. In caso di maltempo, l’evento si terrà all’interno delle ampie barchesse della villa. Info: Friuli Venezia Giulia Via dei Sapori.
Tel 0432538752 – info@friuliviadeisapori.it
Tre chef impegnati nella preparazione di una pietanza.
.
Casarsa, Punto Iat con ottimo esordio
Da ieri, primo ottobre, è chiuso (e lo rimarrà fino al 26) per alcuni lavori, ma è stato positivo l’avvio per il nuovo Ufficio di accoglienza e informazione turistica di Casarsa della Delizia, collocato nella sede del Centro studi Pier Paolo Pasolini, in casa Colussi, e gestito dalla Pro loco, la quale, in virtù di apposita convenzione, garantisce con i suoi addetti anche l’apertura della struttura per i visitatori interessati alle memorie e itinerari pasoliniani. Da gennaio ad agosto l’ufficio Iat ha avuto così, soprattutto nei weekend, un migliaio di visitatori suddivisi in 392 gruppi.
“Un inizio che conferma come la strada intrapresa sia quella giusta – ha commentato Antonio Tesolin presidente della Pro Casarsa – visto che queste visite non sono state semplici toccate e fuga: in media ogni visitatore è rimasto nel Centro studi una mezz’ora, non solo quindi per ricevere le informazioni turistiche che gli interessavano, ma pure per visitare il percorso espositivo stabile sul periodo friulano di Pasolini e le mostre fotografiche temporanee. Non solo: hanno effettuato acquisti di pubblicazioni letterarie e turistiche per oltre mille euro. Come è noto, l’interesse per la vita e opere pasoliniane è sempre più alto e noi stiamo rispondendo con impegno a questa domanda di conoscenza da parte dei visitatori”.
Il servizio proseguirà dunque anche in autunno e inverno, con aperture il martedì, giovedì e venerdì dalle 14.30 alle 18.30 e il sabato, domenica e festivi dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18.30. “Ci attendiamo – ha concluso Tesolin – un continuo afflusso di visitatori, visto che stiamo promuovendo l’apertura dell’ufficio e il passaparola si sta diffondendo. Tra i periodi di maggior arrivo dei visitatori, scorrendo i dati, c’è stato quello della “Sagra del Vino” tra aprile e maggio scorsi, segno di come siamo riusciti a coniugare proposte enogastronomiche e culturali, eccellenze del nostro territorio. Interessante, infine, il dato di agosto, mese che ha visto una presenza di stranieri che sono stati oltre il 17% dei turisti totali”.
Infine, come già accennato e come comunicato dallo stesso Centro studi Pier Paolo Pasolini, la struttura rimarrà chiusa fino al 26 ottobre per lavori di riqualificazione della zona d’ingresso e per l’allestimento della prossima mostra fotografica, dedicata al film “Mamma Roma”.
Due immagini del Centro studi Pier Paolo Pasolini dove ora c’è il Punto Iat.
.
La Protezione civile e i beni culturali
Creare una task force di volontari di Protezione civile specializzata nel recupero di beni culturali in situazioni di emergenza. È questa la finalità dell’accordo che verrà sottoscritto tra la Protezione civile regionale ed il Ministero dei beni e delle attività culturali, nella sua articolazione territoriale della Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio del Friuli Venezia Giulia.
La proposta è del vicegovernatore, con delega alla Protezione civile, Riccardo Riccardi, che intende in questo senso sottoscrivere una convenzione triennale. “Grazie a questo accordo – ha spiegato Riccardi – i volontari verranno formati per essere in grado di effettuare gli interventi minimi necessari sui beni culturali mobili in caso di calamità, con costi sostenuti proporzionalmente da ognuno dei due enti per il proprio personale utilizzato”. E ancora: “I volontari di Protezione civile si sono impegnati con entusiasmo nelle precedenti sessioni formative erogate dalla Soprintendenza, proprio perché nelle numerose occasioni in cui sono intervenuti in scenari emergenziali hanno potuto constatare la necessità di dotarsi delle competenze necessarie a questa importante attività di supporto agli addetti ai lavori, specie nelle primissime fasi dell’emergenza”.
La task force di volontari che si verrà a creare, quindi, saprà operare per la messa in sicurezza di beni culturali in supporto ai tecnici. La formazione prevede l’acquisizione delle nozioni fondamentali sulla normativa in vigore nel settore dei beni culturali e le competenze operative per saper effettuare il recupero, la messa in sicurezza, l’imballaggio, il trasporto di beni storico-artistici, nonché la formazione nel compilare la modulistica per il rilievo dei danni ai beni mobili e per l’accompagnamento di opere recuperate ed oggetto di spostamento.
Protezione civile e Soprintendenza, firmatarie dell’accordo, avevano già avviato una proficua attività di pianificazione delle azioni necessarie in caso di emergenza a tutela dei beni culturali, in occasione del 40° anniversario del sisma del Friuli, quando fu organizzata una comune attività di esercitazione secondo le linee tracciate dal Programma nazionale di soccorso per il rischio sismico; in quella circostanza fu avviata una formazione preventiva dei volontari di Protezione civile che ora riceve nuovo impulso ed organicità.
Volontari della Protezione civile con un reperto storico. (Foto Arc Regione Fvg)
Un progetto a Maniago per i prodotti di qualità
“Il Friuli Venezia Giulia potrebbe diventare un mercato a cielo aperto per attirare i clienti sul territorio attraverso le produzioni di nicchia e qualità: nella nostra regione ci sono spazi enormi di crescita, ma occorre che il settore primario veda protagonisti produttori con una mentalità sempre più imprenditoriale”. Lo ha evidenziato l’assessore regionale alle Risorse agroalimentari, forestali e ittiche, Stefano Zannier, intervenendo al convegno “Innovare per competere – Premio Giacomino Pasquin” che si è tenuto nella sala convegni Nip, a Maniago, per presentare i risultati del progetto promosso da Friulovest Banca Credito cooperativo con la collaborazione dell’Università di Udine e Montagna Leader.
“La produzione è una componente fondamentale dell’impresa, ma occorre avere anche un approccio di analisi di mercato, di marketing territoriale: in una regione di ridotte dimensioni come la nostra deve essere un valore aggiunto”, ha sottolineato Zannier, ringraziando i promotori del progetto per aver organizzato un’occasione importante di “confronto e di analisi di soluzioni”.
Aziende strutturate, con possibilità di capitalizzazione che permetta accesso al credito; sviluppo delle filiere, “ancora pochissime e spesso solo in settori classici”: sono queste le sfide su qui ha posto l’accento Zannier, che per parte dell’amministrazione regionale ha assicurato ulteriore semplificazione dei bandi del Psr e riallocazione delle risorse disponibili su misure su cui è possibile la spesa “perché – ha detto – non ha senso tenere ferme dotazioni finanziarie”. “Necessità impellente già a partire dalla prossima programmazione – ha indicato infine l’assessore – è quella di individuare con coraggio poche e strutturali linee che siano vere e proprie scelte di indirizzo: non ha senso parcellizzare su infinite misure, la finalità delle programmazioni non è, infatti, quella di dare contributi per integrare il reddito, ma quella di fornire sostegno per creare qualcosa”.
Il progetto ha permesso a giovani laureandi e laureati di confrontarsi con aziende nel mondo della trasformazione agroalimentare; la loro ricerca sul campo ha individuato i minimi comuni denominatori di sviluppo, i punti di forza e di debolezza, di oltre venti aziende della pedemontana del Friuli occidentale. La sintesi dei risultati e la proposta di possibili concreti percorsi di sviluppo per la migliore commercializzazione di prodotti d’eccellenza dei territori, con l’esposizione di casi reali, è stata illustrata come piattaforma di lavoro.
Durante il convegno, moderato dal giornalista Lorenzo Padovan, la società Montagna Leader ha inoltre presentato il bando di prossima pubblicazione per il sostegno ad aziende agricole, Pmi di trasformazione e commercializzazione, Pmi del settore ristorativo ed associazioni ed enti del territorio per operazioni di promozione dei prodotti agroalimentari del sistema produttivo locale.
L’incontro a Maniago con l’assessore Zannier, primo a destra. (Foto Arc Regione Fvg).
.
“Un biel vivi”, Tricesimo riscopre le tradizioni
“Manifestazioni come “Un biel vivi” portano a Tricesimo il cuore delle tradizioni del Friuli Venezia Giulia”. Così l’assessore regionale alle Finanze e patrimonio, Barbara Zilli, ha salutato l’avvio a Tricesimo del festival “Un biel vivi” che ha animato la centrale piazza Libertà che ha ospitato stand enogastronomici delle Pro loco del territorio collinare, con piatti tipici in abbinata ai migliori vini regionali.
Una festa che, secondo Zilli, “esalta il volontariato e la gente che lavora per tenere vive le nostre tradizioni facendo di eventi come questo un biglietto da visita irrinunciabile per la promozione del nostro territorio, delle nostre peculiarità enogastronomiche e del nostro paesaggio”, ha concluso l’assessore confermando che “la Regione non farà mancare le risorse necessarie a sostenere queste realtà”. Riferendosi poi al nutrito pubblico che ha preso parte alla cerimonia inaugurale, Zilli ha rimarcato che “la piazza è simbolo di speranza nell’unione della comunità, di cui deve rimanere centro di aggregazione privilegiato”.
“Un biel vivi”, festival itinerante della comunità collinare giunto alla 22ma edizione, ha fatto da cornice anche ad un nuovo gemellaggio tra il Comune di Tricesimo, rappresentato dal sindaco Giorgio Baiutti, e la delegazione di Buzet, cittadina veneziana dell’Istria croata. Inoltre, è stato rinnovato il gemellaggio del 1994 con Mittersill, Comune austriaco del Salisburghese.
All’inaugurazione del festival hanno fatto seguito la presentazione del progetto di valorizzazione degli antichi cammini religiosi per la promozione del turismo lento in Friuli e Carinzia e la visita con le delegazioni straniere al duomo e alle chiesette locali. A seguire la sfilata in costume dei gruppi storici di Borgo Pracchiuso di Udine, dei Cavalieri teutonici di Precenicco, dei gruppi di Gemona, Villanova, Cordovado e Spilimbergo.
Alla cerimonia inaugurale hanno preso parte, tra gli altri, anche il presidente del Consiglio regionale Piero Mauro Zanin, il consigliere regionale Franco Iacop, e il presidente delle Pro Loco del Fvg, Walter Pezzarini.
L’assessore Barbara Zilli e il presidente del Consiglio regionale Zanin con il sindaco Baiutti e il presidente delle Pro loco Pezzarini alla festa di Tricesimo. (Foto Arc Regione Fvg)
.
Gibelli nei siti Unesco: “Inserire Collio-Brda”
“La Regione è impegnata ad ampliare il numero dei siti Unesco sul proprio territorio e a valorizzarli con un atto concreto, una norma regionale per i nostri siti Patrimonio dell’Umanità”. L’assessore regionale alla Cultura, Tiziana Gibelli, ha espresso così l’intenzione del Friuli Venezia Giulia di dare forte slancio alla candidatura transnazionale Slovenia – Italia per l’inserimento del Collio – Brda nella World Heritage List e al contempo per la creazione di una rete storico-culturale e turistica tra i cinque siti già dichiarati patrimonio dell’umanità nella nostra regione. In concomitanza con l’apertura a Siena del Salone mondiale del turismo delle città e dei siti patrimonio Unesco, nel complesso museale di Santa Maria della Scala, Tiziana Gibelli ha compiuto un tour che ha toccato le città di Aquileia, Palmanova e Cividale, per concludersi a Polcenigo, con un evento congiunto sul sito palafitticolo di Palù di Livenza, e sulle Dolomiti friulane.
L’assessore regionale Tiziana Gibelli in visita ad Aquileia e a Palmanova. (Foto Montenero)
.
Ad evidenziare l’impegno congiunto di Giunta e Consiglio regionali, l’assessore Gibelli ha compiutoo il suo tour accompagnata da una delegazione composta dal presidente della V Commissione consigliare, Diego Bernardis,dal presidente della IV Commissione Lorenzo Tosolini, dai consiglieri regionali Franco Mattiussi, Franco Iacop e Giampaolo Bidoli.
Aquileia, Cividale, Palmanova, Palù di Livenza e Dolomiti sono i cinque siti patrimonio dell’umanità che il Friuli Venezia Giulia può vantare. “Un numero significativo per una singola regione”, ha evidenziato Tiziana Gibelli che intende “rafforzare il legame tra cultura e turismo organizzando un’iniziativa che promuova tutti assieme i siti Unesco della nostra regione: una forma di pacchetto turistico – spiega l’assessore – per visitare in un weekend tutti e cinque i siti scegliendo un itinerario geografico oppure un itinerario storico che va dalla protostoria delle Dolomiti friulane, dove sono state ritrovate tracce dell’uomo di Neanderthal e dell’Homo sapiens, alla preistoria delle palafitte di Palù di Livenza, all’epoca romana e paleocristiana di Aquileia, all’era longobarda di Cividale del Friuli fino al rinascimento veneziano della fortezza di Palmanova”. E l’assessore ha concluso: “Ho voluto incontrare tutti gli amministratori locali delle cinque località per rassicurarli sulle iniziative che la Regione intende intraprendere a breve e che presto il Consiglio regionale tramuterà in norma”.
E qui durante la visita al Tempietto Longobardo a Cividale. (Foto Montenero)
.
“Villa in Rosso” invita a Bottenicco
Seconda edizione di “Villa in Rosso”, evento promosso a fine vendemmia dall’enoteca Tabogan di Cividale e che si terrà il 12 ottobre prossimo, dalle 17.30 alle 24, nella suggestiva cornice di villa de Claricini a Bottenicco di Moimacco.
Si tratta di una degustazione di grandi vini rossi, autoctoni e nazionali, che già all’esordio ottenne un successo notevole. Il Friuli con i suoi vini tipici e internazionali si confronterà con il resto d’Italia per dimostrare che il nostro territorio non è vocato solo per i vini bianchi che l’hanno reso famoso nel mondo, spiega l’organizzatore Andrea Spataro cui va il merito di avere riunito per la prima volta in forma ufficiale le associazioni Schioppettino di Prepotto, Refosco di Faedis e Pinot nero. La prima sarà rappresentata dalle aziende Grillo, Vigna Lenuzza, Ronc Soreli, Vie d’Alt, Vigna Petrussa. Stanig, Marinig Valerio, Casella, Vigna Traverso, Ronco dei Pini; per la seconda ci saranno invece le aziende Ronc dai Luchis, Di Gaspero, Zani, Ca’ dei Faggi, e Accordini; per il Pinot nero interverranno Masut da Rive, Jermann, Ronc Soreli, Antonutti, Zorzettig, Conte d’Attimis Maniago, Russolo, Castello di Spessa e Gori. Sempre per il Friuli saranno inoltre presenti rinomate aziende come Russiz Superiore, Rodaro, Castelvecchio, Valchiarò, Vosca, de Claricini, Davide Foresin, Ronco delle Betulle, Borgo Conventi, Ronchi di Cialla ed Ermacora, in rappresentanza di Colli orientali, Collio e Carso. Il confronto tra i produttori locali e il resto d’Italia appare avvincente in considerazione della partecipazione di grandi marchi nazionali. Per la Toscana ci saranno Frescobaldi e Poggio Argentiera, per la Sardegna Su’Entu, per la Puglia Felline, per la Sicilia Cottanera, Castellucci e Donna Fugata, per il Lazio Casali del Gilio, per l’Alto Adige Carlotto, per il Veneto Santa Sofia. Infine dalla Croazia avremo l’azienda Klenart e per la Slovenia Burja.
Non mancherà un’area food per meglio degustare i vini selezionati con una rappresentanza di ristoranti e produttori del Cividalese che proporranno le loro specialità. Il biglietto d’ingresso costa 35 euro e in prevendita 30 (Info, prenotazioni e prevendita al 340 6230594).
Bei grappoli di Refosco, il rosso più celebre del Vigneto Fvg.
—^—
In copertina, un piatto di Friuli Venezia Giulia Via dei Sapori.
—^—
< N.d.R. Seguiteci su Twitter https:/twitter.com/FriulivgC – @FriulivgC >