di Lant Ator
Eccezionale 8 settembre, festa della Natività della Madonna. Alla quale sarà dedicato un originalissimo “Magnificat” – le parole di ringraziamento a Dio contenute nel Vangelo di Luca con cui Maria, la quale aveva già avuto l’annuncio dell’Angelo che sarebbe diventata Madre di Gesù, rispose al saluto della cugina Elisabetta cui si recò a fare visita – che avranno per singolare scenario le Grotte di Pradis, sopra Clauzetto, “paradiso” degli speleologi che vi arrivano anche da molto lontano. Un ambiente naturalistico di rara bellezza che sicuramente risponderà alle attese degli organizzatori e anche del pubblico.
Si tratta, infatti, dell’anteprima per l’edizione 2018 de “I Teatri dell’anima”, festival nato per fare riflettere sul mondo che è stato, che sta cambiando e che sarà, analizzando etica e storia, portando anche quest’anno in scena nelle chiese del Friuli Occidentale interessanti spettacoli teatrali grazie all’organizzazione di EtaBeta Teatro.
Un momento d’incontro, insomma, tra teatro, spiritualità e luoghi, un nuovo respiro comune tra religioni, storia e drammaturgìa.
Grotta della Madonna a Pradis sopra Clauzetto, “paradiso” degli speleologi
( Foto tratta da http://grottedipradis.it/gallery/ )
.
Se il programma, in fase di definizione negli ultimi dettagli, si svilupperà principalmente tra fine novembre e dicembre – e l’8, ricordiamo, c’è proprio la ricorrenza dell’Immacolata Concezione, la festa più grande dedicata alla Madonna -, l’anticipazione del festival sarà appunto nello straordinario complesso delle Grotte di Pradis in Comune di Clauzetto appunto sabato 8 settembre, alle 19.30: la cavità carsica, vera e propria “chiesa naturale” per le sue dimensioni e la sua vocazione spirituale – vi si celebra infatti ogni anno la messa di Natale -, farà per la prima volta le veci di un palcoscenico teatrale per il “Magnificat” della grande Alda Merini (1931 – 2009), proposto dalla compagnia Teatro de Gli Incamminati – deSidera Teatro.
Uno spettacolo con Arianna Scommegna e con Giulia Bertasi alla fisarmonica: ingresso gratuito.
Per chi volesse, alle 18, ci sarà una visita guidata della grotta a cura dell’Ecomuseo “Lis Aganis”, al costo di 5 euro (bambini fino a 6 anni gratuito – previa prenotazione).
“Questo “Magnificat” – spiega il direttore artistico del festival, Andrea Chiappori –, anteprima dei “I Teatri dell’Anima”, sarà ospitato nelle Grotte di Pradis dedicate proprio alla Vergine in una data riservata alla Madonna come l’8 settembre.
Uno spazio unico, che amplifica i rumori dell’intimità e che trova in una piccola luce una via d’uscita, una speranza, occasione di pellegrinaggio tra le fedi, di nuovo rispetto tra la gente comune.
Si prepara così una nuova avventura fatta di eventi umani che, per quanto intimi, possono trovare ospitalità solo siti naturali, di culto o di particolare suggestione architettonica, nei quali la testimonianza umana ha lasciato una traccia indelebile.
Ed i luoghi parlano anche grazie al teatro”.
Orrido delle Grotte Verdi
( Foto tratta da http://grottedipradis.it/gallery/ )
E ora due parole sullo spettacolo.
Le brucianti parole di Alda Merini raccolte nel libretto “Magnificat” suscitano una vibrante interpretazione da parte di Arianna Scommegna che sa restituire tutta la carnalità, tutta l’intimità e tutta la sorprendente immedesimazione della poetessa milanese nei panni della Vergine.
Nel suo “Magnificat” l’umanità di Maria fa emergere una potente contraddizione: la vastità del divino sa trovare spazio in un corpo, e per giunta nel corpo di una ragazzina. Così incontriamo lo spavento e la speranza, lo sgomento e lo stupore, il dubbio e la certezza di quella che sarà la Madre di Dio.
Questo contrasto trova il suo compimento nell’accettazione del Mistero.
La poesia di Alda Merini, nelle parole di Maria, riesce infatti a far coesistere lo smarrimento presente, il ricordo dell’innocenza passata e la dolorosa consapevolezza dell’avvenire.
Maria è, nel medesimo tempo, se stessa, la ragazzina che era e la Madre di Dio che sarà.
Un cortocircuito vertiginoso e inafferrabile.
Ed è proprio della grande poesia a consentirci di scorgere questo Incomprensibile.
.
Ecco, dunque, a chi si deve la rappresentazione che esordisce appunto l’8 settembre:
Testo di Alda Merini
Drammaturgia Gabriele Allevi
Regia Paolo Bignamini
Scene Francesca Barattini
Luci Fabrizio Visconti
Infine, soltanto un cenno sulle meravigliose Grotte di Pradis che stanno per diventare eccezionale palcoscenico per il “Magnificat” di Alda Merini. Tempio nazionale degli speleologi, il complesso di caverne vanta la frequentazione preistorica di uomini, a partire di quello di Neanderthal, e animali, come l’orso delle caverne.
Scendendo 207 scalini si può ammirare la forra creata dal torrente Cosa e, arrivati in fondo all’orrido, ci si troverà davanti al Crocefisso ligneo del maestro Gatto di Treviso. Questo gioiello della montagna pordenonese – nell’ambito delle Prealpi Carniche – è pure luogo di culto dedicato, come si diceva, proprio alla Madonna, rappresentata da una statua bronzea al cui cospetto, come dicevamo, si celebra ogni anno la messa natalizia.
Nei pressi della imponente cavità è visitabile il Museo delle Grotte di Pradis, che contiene numerosi reperti paleontologici e archeologici provenienti dalle grotte e dal territorio circostante.
Info e prenotazioni: EtaBetaTeatro- telefono 3336785485 – info@etabetateatro.org –
—^—
in copertina, l’attrice Arianna Scommegna – clicka x info
.