di Gi Elle
San Martino, in Friuli Venezia Giulia tornano le “Cantine Aperte” nella edizione autunnale. Ma a Nimis hanno un altro nome: si chiamano “Oro di Ramandolo”, perché la manifestazione è dedicata a quel meraviglioso vino – giallo come l’oro – ottenuto dalle uve di Verduzzo e che ha beneficiato della prima Docg della nostra regione.
Pregiate bottiglie di Ramandolo Docg e alcuni giovani degustatori.
Nelle terre del Ramandolo (che si estendono tra Nimis e Tarcento, alle pendici del monte Bernadia) la vendemmia dura più a lungo: fino a quando i grappoli di Verduzzo giallo asciugati dal sole – vi proponiamo qui sotto, a titolo esemplificativo, l’uva del viticoltore ed enologo Lorenzo Comelli – o lasciati appassire sui graticci sono pronti per la torchiatura, che avviene normalmente tra fine ottobre e metà novembre. Quando appunto l’Oro di Ramandolo esce dal torchio e il mosto si avvia a diventare vino, è il momento di fare festa.
Ed è con questo spirito che i produttori del Ramandolo Docg, coordinati dal Consorzio tutela vini Colli orientali e Ramandolo, in collaborazione con la Pro Torlano e con il sostegno di CiviBank, hanno organizzato proprio “Oro di Ramandolo”, un invitante tour enogastronomico che sabato 10 novembre si snoderà tra colline e cantine ubicate a Nimis e nelle frazioni di Ramandolo e Cergneu. Tre cantine (I Comelli, Dario Coos e La Roncaia), la mitica Osteria di Ramandolo e una suggestiva country-house, il Ramandolo Club, sono le cinque “location” che ospiteranno quindici ristoratori, altrettanti vignaioli e una ventina di “artigiani del gusto”. Protagonisti, in abbinamento a gustosi assaggi (piatti di stagione e prodotti di territorio), il Ramandolo e gli altri pregiati vini bianchi e rossi prodotti in zona. In ogni location è prevista una colonna sonora con musica dal vivo.
Gli spostamenti di tappa in tappa verranno assicurati dai pulmini messi a disposizione dall’organizzazione; le autovetture dovranno essere parcheggiate in via Valle a Nimis (cantina “I Comelli”) dove funzionerà la reception e dove, a partire dalle 11.30, si potrà ritirare “pass”, bicchiere e programma-menu.
L’appassimento sulla vite fatto da Lorenzo Comelli.
L’aperitivo – bollicine del territorio, non mancherà la Ribolla gialla che oggi fa tendenza – verrà abbinato alle eccellenze dell’agroalimentare friulano, a cominciare dai prosciutti di San Daniele e di Sauris. Non mancherà una selezione di formaggi abbinati a due rossi “ospiti” (“friends”, potremmo chiamarli ricordando una famosa manifestazione musicale): il Refosco di Faedis – che però si produce anche nella valle del Cornappo – e lo Schioppettino di Prepotto. Il gran finale sarà ospitato nella tappa di partenza (dai Comelli) con il buffet dei dolci, il “banco d’assaggio” con il Ramandolo Docg di tutti i produttori aderenti alla manifestazione, la celebre Grappa di Ramandolo della distilleria Ceschia e il caffè Illy.
Gli organizzatori consigliano di prenotarsi per tempo presso tutti gli esercizi di ristorazione e i vignaioli che partecipano all’iniziativa. Ulteriori informazioni sono disponibili in internet (www.orodiramandolo.it), sulla pagina Facebook “Oro di Ramandolo” oppure telefonando al numero 3384656394.
Vigneti ai piedi della Bernadia: sullo sfondo la storica chiesetta di Ramandolo.
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In copertina, grappoli appassiti di Verduzzo pronti per il torchio: daranno “Oro di Ramandolo”.
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