di Gi Elle
Del Premio Nobel non occorre dire niente: è così famoso che tutti, più o meno, sanno di che cosa si tratta.
Ma sapevate che esiste un riconoscimento simile nel campo della letteratura vitivinicola?
Non crediamo di peccare di presunzione se lo riteniamo improbabile.
Ed allora vi diciamo subito che il Premio Oiv 2018 nella sezione Viticoltura è stato assegnato alla “Guide pratique de la taille Guyot – Prévenir les maladies du bois” di Marco Simonit, cioè la versione francese del suo “Manuale di potatura della vite: Guyot”.
Ad assegnare al volume del famoso tecnico cormonese il “Premio Nobel della letteratura vitivinicola” è stata la Giuria Internazionale dell’Oiv, l’autorevole e prestigiosa Organisation International de le Vigne et du Vine, riunitasi a Parigi – dove ha sede – il 5 luglio scorso.
“Per il contributo dato alla promozione dell’immagine e della cultura del vino”, come ha sottolineato il direttore generale dell’Oiv Jean-Marie Aurand.
Ed è curiosa la successione dei tempi, perché appena un giorno prima avevamo ancora parlato di Marco Simonit,
riferendo della sua brillante partecipazione, in qualità di relatore, al IX Symposium Masters of Wine tenutosi in Spagna e incentrato sui pericoli rappresentati dai repentini cambiamenti climatici cui è sottoposta anche la vite.
Ma torniamo al “Nobel” di oggi, per dire che la cerimonia di premiazione si terrà il prossimo ottobre sempre nella capitale francese che ieri sera era in tripudio per la vittoria dei suoi calciatori ai Mondiali di Russia contro quelli croati.
Il volume, edito da France Agricole, e pubblicato nel 2014 in Italia dalle Edizioni L’Informatore Agrario, è stato il primo Manuale multimediale di potatura della vite edito al mondo.
E’ dedicato a una tra le forme di allevamento della vite più diffuse nei vigneti di tutti i continenti, il Guyot appunto, e spiega passo dopo passo il rivoluzionario Metodo di portatura Simonit&Sirch, applicato oggi in oltre 200 fra le principali aziende vitivinicole italiane e straniere.
Un manuale unico nel suo genere, perché – novità assoluta a livello editoriale – affianca, in un accattivante mix, tavole a colori disegnate con minuzia di particolari (riferimento e omaggio agli antichi manuali di viticoltura ottocenteschi) a moderni contenuti multimediali e video, scaricabili con smartphone o tablet dai QRcode riportati accanto ai disegni.
Le oltre 400 illustrazioni accompagnano, poi, il lettore nei vari lavori, operazione dopo operazione.
Gli ulteriori approfondimenti sono affidati ai video, in cui si vede all’opera l’équipe della Simonit&Sirch, unico gruppo internazionale al mondo specializzato e accreditato nel settore della formazione del personale addetto alla potatura manuale dei vigneti.
Uno splendido riconoscimento, insomma, al lavoro e alla preparazione di questo “medico” della vite, classe 1966, che pure il grande pubblico televisivo ha imparato a conoscere e apprezzare, anche per la spigliatezza con cui offre all’ascoltatore le sue spiegazioni, nel corso di un bel programma che era andato in onda non molto tempo fa a cura della Rai.
E che nel gennaio scorso era stato festeggiato, assieme ai suoi collaboratori, a Percoto quando gli era stato assegnato il Premio Nonino Risit d’Aur 2018, proprio per l’importante opera svolta a favore della vite e del vino.
Ad ogni modo chi volesse sapere qualcosa di più su Marco Simonit, sul suo lavoro e su questo suo importante volume, che i “soloni” di Parigi hanno inteso premiare con un riconoscimento così prestigioso, non hanno che da rivolgersi a:
Preparatori d’Uva – www.simonitesirch.it – info@simonitesirch.it – Tel. +390432752417