di Giuseppe Longo
Grande appuntamento da oggi a domenica prossima con Buy Fvg 2018, la Borsa regionale del turismo giunta alla sesta edizione e che riserverà un occhio di riguardo anche all’enogastronomia Made in Friuli Venezia Giulia.
Vigneti Doc Aquileia nei pressi della storica basilica.
Il pacchetto offerto dal nostro agroalimentare, fatto di grandi vini – che con la loro alta qualità hanno conquistato ampia notorietà in tutto il mondo, specie con i bianchi che a detta di tutti i maggiori esperti sono inimitabili – e di famosi prodotti per la tavola, a cominciare dai prosciutti crudi di San Daniele e di Sauris
e dal formaggio Montasio, per non parlare di tanti meravigliosi prodotti minori, è infatti una componente fondamentale della proposta turistica della nostra regione.
Stupendi formaggi erborinati e caprini prodotti in Friuli.
Perché chi decide di compiere un viaggio in Friuli Venezia Giulia non beneficerà soltanto di scorci meravigliosi e ospitali che vanno dalla montagna al mare, passando per colline stupende ricoperte di vigneti – e qui giova ripetere la bellissima definizione che dette di questa terra lo scrittore Ippolito Nievo: “piccolo compendio dell’Universo”.
Come dire, che in questa regione c’è proprio tutto -, ma appunto anche la possibilità di venire a contatto con un ricco ventaglio di proposte agroalimentari, di eccellenze in fatto di indiscussa qualità. Per questo gli ospiti interessati a questo settore – ci sono complessivamente un centinaio di professionisti provenienti da 25 Paesi europei e d’Oltreoceano, come Stati Uniti e Canada – saranno accompagnati lungo la Strada del vino e dei sapori, attraversando anche le città d’arte così da intrecciare le proposte enogastronomiche con quelle culturali.
Uno scorcio di bei vigneti nella zona del Collio.
Un settore, quello agroalimentare, e quindi quello dell’enogastronomia che vi è direttamente collegato, che è una sorta di bandiera di cui andare orgogliosi per la l’amministrazione regionale uscita dalle elezioni del 29 aprile, proprio perché crede molto in questo veicolo promozionale per farci conoscere all’estero.
Lo hanno ribadito, in più occasioni in questi giorni, il presidente Fedriga, il vice Riccardi e l’assessore competente Zannier, sottolineando come questo settore sia uno strumento formidabile per la crescita del fenomeno turistico nel suo complesso e quindi un contributo certamente non secondario per dare tono all’economia regionale.
Per Stefano Zannier, nuovo titolare regionale delle Risorse agroalimentari, la promozione all’estero del Friuli Venezia Giulia dovrà però passare attraverso un pacchetto Fvg unitario che racchiuda sotto un’unica proposta di marketing territoriale l’offerta turistica e agroalimentare della nostra regione. “Il nostro pacchetto sarà il Friuli Venezia Giulia – ha specificato -, all’interno del quale ci sarà la promozione del turismo, con la montagna e il mare, dell’agroalimentare e del territorio. Dovremo uscire all’estero con un nome unico che è quello del Friuli Venezia Giulia”.
Una tipica osmiza sul Carso triestino, famoso per il Terrano Doc.
Questa visione non si traduce nella creazione di un organismo nuovo di promozione, come ha voluto chiarire ancora l’assessore Zannier, ma piuttosto in un marchio che promuova la visione completa dei prodotti e del territorio regionale e faccia da sintesi nelle proposte internazionali.
L’agroalimentare e il territorio sono, in questa visione, il sostegno più forte all’offerta delle destinazioni turistiche.
Friuli Venezia Giulia dunque a oggi a domenica in vetrina, o meglio da toccare direttamente con mano, da assaporare e degustare. E in questi cinque giorni densi di proposte e di cose da vedere PromoTurismo Fvg ha organizzato anche un importante workshop – davvero il momento clou – che si terrà sabato mattina, dalle 9.30, alla Stazione Marittima di Trieste, durante il quale gli operatori della nostra regione incontreranno in un’unica sede i buyers internazionali.
in copertina: La Stazione Marittima di Trieste sede del workshop di sabato mattina.