di Gi Elle
Quando lo sviluppo turistico di una zona può viaggiare anche in treno. E’ questo, infatti, il progetto – e quindi l’auspicio che possa quanto prima tradursi in realtà – che riguarda i numerosi paesi che sorgono lungo gli oltre settanta chilometri della storica linea ferroviaria Gemona – Sacile che da ieri è tornata a vivere dopo sei anni di oblìo dovuto a uno smottamento che aveva interrotto il passaggio dei convogli, di quelle che una volta venivano chiamate “littorine”, ma che qualcuno, specie di una certa età, usa ancora dire in friulano: “O cjapi la liturine”.
Un trenino cui la gente della Pedemontana del Friuli era affezionata, tanto che ha fatto di tutto, chiesto e richiesto, affinché la tratta fosse riattivata. E’ stata ascoltata ed è quanto si è concretato appunto in pochi anni di attesa che però sembravano eterni, non finire mai..
Il passaggio del treno storico a vapore nelle campagne della Pedemontana.
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(Foto Arc)
Un plauso e un merito, quindi, alle popolazioni che si sono attivate e che si sono fatte sentire da chi di dovere – istituzioni locali, dai Comuni alla Regione, e Ferrovie – per raggiungere lo scopo. Un merito che ha riconosciuto ieri anche il governatore Massimiliano Fedriga: “Questo è un progetto partito dal basso, il merito del suo successo va alle comunità locali, con le quali dovremo proseguire la sinergia affinché oggi non sia un punto di arrivo ma un punto di partenza per dare nuovo sviluppo al territorio”. Proprio con queste parole che guardano al futuro il presidente Fvg ha salutato a Gemona le centinaia di persone che attendevano il suo arrivo in stazione a bordo del treno storico con cui in mattinata è stata inaugurata la riapertura dell’intera tratta “Pedemontana”. E ora via a quell’interessante e innovativo progetto – almeno per il nostro Friuli – di rilanciare questa zona appunto anche dal lato turistico grazie all’uso del treno. E cose da far vedere ci sono, da Maniago a Spilimbergo, e quindi a Gemona, gustando in una pausa qualche fetta di ottima Pitina che ha appena ottenuto dall’Europa il marchio Igp o anche di prosciutto della vicina San Daniele, da gustare con i preziosi vini da antichi vitigni autoctoni prodotti a Valeriano.
Il governatore è salito alle 8, alla stazione di Sacile sul treno trainato dalla vaporiera Gr. 728.022.
Con lui, lungo i 72 chilometri e 112 metri di binari rimessi in uso, hanno viaggiato anche l’assessore regionale alle Infrastrutture e territorio, Graziano Pizzimenti, il presidente di Fondazione Fs Italiane, Mauro Moretti, e il direttore generale della Fondazione, Luigi Cantamessa, oltre ai sindaci e agli amministratori dei 18 Comuni attraversati dalla ferrovia.
Dopo il taglio del nastro a Sacile, il treno ha fatto tappa, accolto a festa da migliaia di persone tra cui molti turisti provenienti dal Veneto e dall’Austria, nelle stazioni di Maniago, Fanna-Cavasso, Meduno, Travesio, Pinzano al Tagliamento, Forgaria-Bagni di Anduinis, Majano (Osoppo) e Gemona, cittadina dove si sono tenute le celebrazioni ufficiali.
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(Foto Arc)
“Vorrei che ciascuna stazione diventasse una vetrina per promuovere l’identità locale dei territori” ha auspicato Fedriga, convinto che “la presenza di un’offerta differenziata di prodotti e bellezze paesaggistiche fa del Friuli Venezia Giulia una regione unica in Italia”.
Il governatore ha assicurato che in questo progetto “la Regione continuerà ad investire in continuità con quanto fatto dall’amministrazione regionale precedente” perché, ha precisato il governatore, “tante sono le cose da contestare a chi mi ha preceduto, ma questo è un lavoro che proseguiremo in continuità; turismo, cultura, mobilità sono un investimento per l’imprenditorialità locale a patto che si continui a lavorare con progettualità integrate”.
Come si diceva, la tratta riapre dopo sei anni dalla chiusura causata da una frana e funzionerà fino a dicembre appunto con finalità turistica.
Sono 16 gli appuntamenti in occasione di altrettanti eventi di carattere regionale che compongono il calendario da qui a fine anno, con treni in ogni week-end tra agosto e settembre e un appuntamento finale l’8 dicembre con il treno dei mercatini di Natale.
La Gemona – Sacile è stata inserita tra le 18 ferrovie turistiche riconosciute dalla legge nazionale 128/2017, grazie ad un piano che ha il suo motore operativo nella Fondazione Fs Italiane. Il presidente Moretti ha ricordato come “la ferrovia friulana si inserisca in questo percorso di ricostruzione di migliaia di chilometri di rete abbandonati che vogliamo riportare all’uso per un turismo di alto livello, sostenibile e colto, integrato al cicloturismo, attento agli elementi culturali dei singoli luoghi di cui l’Italia è ricca”.
L’intervento del presidente di Fondazione Fs Italiane, Mauro Moretti. (Foto Arc)
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Ma negli obiettivi della Regione la “Pedemontana” dovrà riprendere piena funzionalità anche per il servizio di trasporto pubblico locale. Dallo scorso dicembre i pendolari possono viaggiare in treno tra Sacile e Maniago, ma l’impegno del governatore Fedriga è di restituire a studenti e lavoratori l’intera tratta.
“Stiamo già lavorando con Rete Ferroviaria Italiana al superamento di alcune difficoltà infrastrutturali – ha confermato il suo braccio destro per questo settore, Graziano Pizzimenti –, entro un tempo relativamente breve giungeremo al pieno esercizio”. In particolare, è già allo studio da parte di Rfi una soluzione per il passaggio a livello di Sacile, per dare continuità al traffico veicolare.
Alla giornata di festa hanno preso parte anche Rosina Oliveto, direttore territoriale produzione Rfi Fvg, Elisa Nannetti, direttore Trenitalia Fvg, Alessandro Puhali, presidente dell’Associazione per il Museo Stazione Trieste Campo Marzio, i rappresentanti dei comitati dei pendolari, della Federazione Italiana Amici della bicicletta (Fiab Fvg) e delle tantissime associazioni culturali e di volontariato che hanno contribuito all’organizzazione dell’evento in ciascuna località.
“Con la riapertura della Sacile – Gemona garantiremo uno sviluppo turistico ed economico che sarà volano per le attività locali. Per questo la Regione non si ferma qui e non farà mancare il suo sostegno al progetto anche in futuro”, ha affermato l’assessore regionale alle Infrastrutture e territorio. “Gli obiettivi raggiunti in questa giornata sono molteplici” ha infatti sottolineato Pizzimenti declinando gli effetti positivi della riapertura della ferrovia nel “recupero di una infrastruttura importante che altrimenti sarebbe rimasta in stato di abbandono” e nella “concretizzazione di una forte sinergia sul territorio, che in questo caso si traduce in un’opera che dà avvio ad un progetto più ampio di turismo regionale e di volano economico per le attività locali”. Per questo Pizzimenti ha annunciato che già entro l’anno la Regione sosterrà con un contributo finanziario la realizzazione della cartellonistica e la promozione, oltre a garantire un’attenzione particolare alla continuità nel tempo del servizio.
La Sacile – Gemona, come dicevamo, è una delle 18 ferrovie turistiche riconosciute dalla legge nazionale 128/2017, che ha ridato valore ad un patrimonio storico su cui lo scorso anno hanno viaggiato quasi 70 mila passeggeri, che potrebbero diventare 100 mila nel 2018. Una prospettiva confermata da Luigi Cantamessa, direttore generale della Fondazione Fs Italiane, che è partner dell’iniziativa e che ha rivolto un plauso alla Regione Friuli Venezia Giulia per l’efficacia con cui ha creduto nel progetto che ha definito “non un’operazione nostalgica, ma un’azione strategica a favore di un turismo ferroviario slow che nel Nord Europa già da anni fattura milioni di euro”.
Questa è l’unica ferrovia storica italiana su cui convivono servizi turistici e servizi di trasporto locale passeggeri (per ora solo sulla tratta Sacile – Maniago), un connubio che consente di inserire la tratta nella rete della “mobilità dolce“, assieme alla rete delle piste ciclabili e ai cammini, rafforzata poi dal trasporto pubblico su gomma che mette in collegamento la ferrovia con l’entroterra delle valli.
Il programma dei treni storici su questa tratta ha già avuto un prologo a giugno, in occasione di “Aria di festa” a San Daniele e di “Coltello in festa” a Maniago, e proseguirà in concomitanza con una serie di altri eventi di rilevanza regionale, a comporre un calendario di sedici appuntamenti che va da fine luglio a tutto ottobre, con treni in ogni week-end, e che terminerà l’8 dicembre, festa dell’Immacolata, con il già ricordato treno dei Mercatini di Natale.
“Signori, in carrozza: si parte!”.
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Sacile – Gemona: Pizzimenti, riapertura è volano turistico-economico
produzione del video: Ufficio Stampa RAFVG
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In copertina, il governatore Massimiliano Fedriga sulla locomotiva a vapore che ha trainato il treno storico inaugurale (Foto Arc)
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Altra foto ricordo della bella cerimonia. (Foto Arc)
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