di Gi Elle
Ribolla superstar! Nel Vigneto Fvg è un vero e proprio boom, avendo registrato in un decennio un incremento record di oltre 170 per cento. Un “fenomeno”, insomma, da monitorare e da studiare attentamente, adottando nel contempo le strategie per tutelare questo prodotto che sta registrando grande successo anche nella versione spumantizzata. La Ribolla gialla è infatti il vitigno autoctono regionale che, più di ogni altro, in questi anni, ha visto crescere il suo spazio produttivo e la propria fama. Oggi la superficie coltivata ha superato i 500 ettari certificati. Tutti gli addetti ai lavori, però, riconoscono che manca una vera e propria conoscenza dell’uva e delle sue caratteristiche, soprattutto nel caso vengano dedicate al vino per “bollicine”.
Per questo motivo, nel corso del 2017, la Regione Fvg ha finanziato un progetto di ricerca per la caratterizzazione e la valorizzazione delle potenzialità quali-quantitative della Ribolla gialla spumante. L’Università degli studi di Udine è stata pertanto incaricata a condurre le sperimentazioni in collaborazione con il Consorzio delle Doc Fvg, al fine di perseguire gli scopi progettuali e poter trasferire alle aziende vitivinicole i risultati relativi alle metodiche di spumantizzazione e alle tecniche viticolo-enologiche testate.
Durante l’incontro che si svolgerà domani mercoledì 31 ottobre, alle 17.30, nella sala Cavalirs di Villa Nachini Cabassi, a Corno di Rosazzo (piazza XXVII maggio, 23), verranno presentati i risultati ottenuti nel primo anno di sperimentazione. Dopo i saluti del presidente del Consorzio, Adriano Gigante, e del direttore del Dipartimento di Scienze agroalimentari, ambientali e animali, Paolo Ceccon, moderati dal giornalista agroalimentare, Adriano Del Fabro, ci saranno gli interventi di: Paolo Sivilotti, dell’Università di Udine (L’ambiente e la tecnica viticola: effetti sulla componente aromatica delle uve, dei vini base e dei vini spumanti di Ribolla gialla), Urska Vrhovsek, dell’Università di Lubiana (La metabolomica come strumento per ottimizzare le scelte agronomiche della Ribolla gialla per la produzione di vino spumante); Piergiorgio Comuzzo, ancora dell’Ateneo friulano (La tecnica enologica applicata alla Ribolla gialla: uno sguardo alla componente aromatica), come pure Franco Battistutta (Approccio sensoriale alla variabilità dei vini spumanti di Ribolla gialla). L’incontro è aperto a tutti i vitivinicoltori e agli interessati.
Il presidente del Consorzio delle Doc del Friuli Venezia Giulia, Adriano Gigante.
Venzone, Festa della zucca
più forte del maltempo
La pesante ondata di maltempo di questi giorni, che tanti danni ha provocato soprattutto nell’Alto Friuli, non è riuscita a fermare la “Festa della zucca” di Venzone. “Una festa che sa coniugare la tradizione locale con la promozione del territorio, facendo conoscere a livello internazionale il Borgo più bello d’Italia”, ha detto l’assessore regionale Barbara Zilli, che ha partecipato alla cerimonia di inaugurazione della manifestazione giunta quest’anno alla sua 26ma edizione.
Alla presenza, fra gli altri, del commissario straordinario del Comune, Daniele Damele, e del vicepresidente del Consiglio regionale, Stefano Mazzolini, del consigliere regionale Franco Iacop, nonché di alcune delegazioni provenienti dalla Stiria, Barbara Zilli ha ricordato che la Regione sarà sempre al fianco delle manifestazioni che promuovono e valorizzano le tradizioni locali. “Quella di Venzone – ha detto l’assessore, come informa una nota Arc – è una delle feste più importanti che rilanciano il Friuli Venezia Giulia in un contesto internazionale. La comunità locale ha saputo utilizzare intelligentemente la risorsa legata alle proprie tradizioni e alla propria storia, facendola diventare un meraviglioso biglietto da visita. Lo testimonia il riconoscimento ricevuto da questo comune quale Borgo più bello d’Italia del 2018, elemento che candida il territorio a meta di tantissimi turisti”.
Zilli ha poi evidenziato come il successo della manifestazione sia legato ad un duplice aspetto. “Da un lato – ha affermato – quella della zucca è una festa popolare che affonda le radici nella tradizione locale e che valorizza e promuove la storia e la cultura di questo territorio. Dall’altro, c’è l’impegno profuso dal mondo del volontariato che, ogni anno, si mette a disposizione affinché l’iniziativa possa riuscire sempre al meglio”. Infine, l’assessore ha ricordato la capacità che ha avuto Venzone di riportare sotto i riflettori la storicità del borgo. “Qui – ha sottolineato – si è riusciti a ricostruire con fedeltà storica la città medievale, un modello virtuoso che viene esportato e studiato in tutto il mondo. È grazie anche a manifestazioni come la Festa della Zucca – ha concluso Barbara Zilli – che il borgo si ripopola di turisti i quali possono così cogliere e apprezzare la bellezza di un territorio che ci viene invidiato da tutta Italia”.
La “Festa della Zucca”, svoltasi in parte sotto la loggia del Comune a causa proprio del maltempo, si era aperta con la sfilata del corteo storico, alla testa del quale c’era il gran cerimoniere, il burgravio Davide, con la consorte margravia Ornella. Quindi si è proceduto all’elezione dell’”arciduca della zucca”, cerimonia quest’ultima che ha incoronato un turista padovano. Al termine, la delegazione si è ritirata nelle stanze dello storico municipio.
Damele con Barbara Zilli, Mazzolini e Iacop; sotto, folla nonostante la pioggia. (Foto Arc)
Il maquillage alle fortificazioni
valorizza Palmanova turistica
“Gli operai che fanno capo al servizio manutenzioni della Regione hanno fatto un lavoro straordinario a Palmanova, dimostrando la qualità del loro impegno che è stato determinante per la salvaguardia del patrimonio Unesco”. L’ha sottolineato l’assessore regionale alle Risorse forestali del Friuli Venezia Giulia, Stefano Zannier, nel corso di un sopra sopralluogo compiuto, assieme al sindaco Francesco Martines, per prendere atto delle opere di manutenzione che sono state svolte dai forestali regionali sulle fortificazioni della città stellata. “Qui non è stato eseguito solo un lavoro fisico e manuale, ma un’opera di qualità che ha messo in evidenza le grandi competenze di questo servizio di cui andare orgogliosi”, ha affermato Zannier, sottolineando come “questo aiuto è stato determinante per la cura del patrimonio Unesco su un’area di una vastità enorme”.
La cinta fortificata rinascimentale e napoleonica che costituisce la città fortezza di Palmanova ha una superficie verde di un milione e mezzo di metri quadrati. La manutenzione della cinta – sottolinea una nota Arc – è stata possibile grazie ad una convenzione firmata nel 2012 con il servizio forestale della Regione ed è proseguita attraverso una serie di accordi con associazioni locali che mettono a disposizione la propria opera volontariamente a fronte di un utilizzo dei manufatti per scopi sociali e ricreativi.
In questo modo, i bastioni sono diventati un’attrazione turistica, con percorsi utilizzati anche per manifestazioni sportive podistiche, equestri o in mountain bike. Proprio il coinvolgimento della comunità regionale e locale nella cura del bene storico e architettonico è stato uno degli elementi che la commissione Unesco ha valutato positivamente per giungere, lo scorso anno, all’inserimento di Palmanova nella lista dei beni patrimonio dell’Umanità. “Cercheremo di trovare le modalità per continuare a lavorare su questo sito” ha garantito infine l’assessore Zannier, secondo il quale, “alla luce della complessità di questo compendio e delle sue dimensioni e valore culturale, non è pensabile che, al netto della parte relativa alle manutenzioni, l’opera di interventi straordinari sulle infrastrutture possa essere a carico della sola amministrazione comunale”.
Il Comune e la Soprintendenza stimano, infatti, che gli interventi di manutenzione straordinaria sul bene fortificato necessitino di risorse per 50 milioni di euro. Una prospettiva di manutenzione ordinaria, invece, potrebbe poggiarsi su un piano pluriennale di interventi minori che garantiscano nel tempo la conservazione e valorizzazione della città stellata.
La visita dell’assessore Zannier a Palmanova. (Foto Arc)
Le ciclovie Fvg piacciono
a Germania e Giappone
“Questa tre giorni è stata un’opportunità importante di promozione internazionale della nostra regione attraverso la rete delle ciclovie. Un tour con protagonisti giornalisti e operatori turistici provenienti dalla Germania e dal Giappone che riporteranno l’esperienza vissuta in Friuli Venezia Giulia e la suggestione di un percorso ciclabile che ha toccato Palmanova, Aquileia, Grado, il Castello di Miramare e la Val Rosandra”. Lo ha detto a Trieste l’assessore regionale al Territorio, Graziano Pizzimenti, in occasione del workshop “Cicloturismo -Intermodalità – Fusion mobility: esperienze a confronto tra esperti di Italia, Germania e Giappone”.
L’evento – come informa una nota Aca – ha chiuso uno study tour che ha visto dal 23 al 25 ottobre operatori del settore e della comunicazione protagonisti di una pedalata da Palmanova a Trieste. L’attività è compresa nel progetto europeo Mediterranean cycle route for sustainable coastal tourism (Medcycletour) di cui la Regione è partner.
Come ha ricordato Pizzimenti, l’amministrazione regionale è fortemente impegnata, sia sul piano progettuale sia su quello finanziario, nello sviluppo in chiave turistica delle ciclovie, “cogliendo l’opportunità offerta dall’essere un crocevia europeo che confina con due Stati”. In questo, l’assessore ha sottolineato come l’asse cicloviario nord-sud dell’Alpe Adria che collega il Friuli Venezia Giulia all’Austria sia quasi completato, mentre è in fase di progettazione quello est-ovest. Lo stesso Pizzimenti ha poi rimarcato come, grazie anche allo sforzo compiuto nell’intermodalità treno-bus, i numeri del cicloturismo in regione siano in forte ascesa. Nel dettaglio, il 2018 sta registrando, rispetto all’anno precedente, un aumento nei flussi sulla ciclovia Alpe Adria del 10 per cento, rilevato grazie a una tecnologia made in Fvg di laser-scanner. La previsione per l’anno in corso, quindi, sfiora le 80mila persone.
Durante il workshop sono stati approfonditi i temi delle politiche relative al cicloturismo su scala italiana, europea ed internazionale, valutando in particolare gli strumenti di promozione, confrontando i risultati concreti riferiti al settore e coinvolgendo i portatori di interesse nell’attuazione delle attività di progetto. Tra i partecipanti, oltre ai delegati bavaresi e a quelli giapponesi provenienti dalla Prefettura di Shiga, anche il principale operatore italiano di vacanze in bicicletta Giro Libero, il cui responsabile ha ribadito come il Friuli Venezia Giulia sia sempre più di moda in questa fascia di turismo e per questa ragione “c’è interesse a inserire nuovi percorsi del Fvg in linea con quella che è la richiesta dei clienti”.
Particolarmente significativo, infine, l’intervento dell’ex presidente dell’European Cyclists Federation, Manfred Neun, il quale ha illustrato i benefici della mobilità a due ruote in termini di salute e ambiente.
L’assessore Pizzimenti con due rappresentanti del Giappone. (Foto Arc).
Risorse ittiche, nuovo
Comitato consultivo
Si è insediato il ricostituito Comitato ittico, organo consultivo finalizzato a supportare l’Ente tutela patrimonio ittico (Etpi) della Regione Fvg. “Sono molto soddisfatto della sinergia e del clima collaborativo che si sono creati fra i vari portatori di interesse”, ha detto l’assessore alle Risorse ittiche del Friuli Venezia Giulia, Stefano Zannier, che ha preso parte alla seduta di insediamento svoltasi a Udine. L’assessore – informa una nota Arc – attende ora di poter avere “maggiori elementi per definire le attività future e conoscere le auspicate novità previste a livello ministeriale in materia di pesca e itticoltura”.
Il Comitato dà supporto all’Epti nell’acquisizione di informazioni, valutazioni tecnico-scientifiche e proposte provenienti da addetti ai lavori coinvolti nel dare attuazione alle politiche regionali per la gestione delle risorse ittiche nelle acque interne. Nella prima seduta è stato deciso di riproporre per il prossimo anno lo stesso calendario per la pesca sportiva del 2018, integrando la disciplina della pesca anche per il Comune di Sappada e adeguando le disposizioni sulla gestione di alcune specie esotiche invasive quali, ad esempio, il Gambero rosso della Louisiana e la Pseudorasbora. Altre previsioni ampliano la tutela dell’anguilla, di cui al piano regionale di gestione della specie, includendo i nuovi siti di ripopolamento. Il Comitato ha infine proposto di mantenere invariati, rispetto al 2018, i canoni per le licenze e le autorizzazioni per la pesca sportiva per il prossimo anno.
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In copertina, bei grappoli di Ribolla gialla.
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