di Giuseppe Longo
Maniago, “città del coltello”, si fa spesso apprezzare anche all’estero, come è avvenuto recentemente ad Atlanta negli Stati Uniti d’America. Ed il premio vinto nella capitale della Georgia, da quattro produttori locali uniti da un unico marchio, fa ora bella mostra di sè nel Museo dell’arte fabbrile e delle coltellerie che così arricchisce la sua dotazione, proprio nel ventesimo anniversario dell’entrata in funzione. Ricavato in quella che era stata la prima e più grande fabbrica maniaghese, costruita nel 1907 e, dopo novant’anni di attività, sottoposta a un generale e accurato restauro per essere appunto trasformata in museo, inaugurato poi nel 1997.
Le quattro aziende che producono coltelli – Fox, Lionsteel, Mercury e Viper – hanno voluto infatti regalare al Museo dell’arte fabbrile il prestigioso riconoscimento ricevuto negli Usa. Si tratta del premio vinto al “Blade show”, una delle più grandi rassegne mondiali dedicata alle lame, manifestazione alla quale le realtà locali si sono presentate sotto il cappello del marchio territoriale “MkM – Maniago Knife Makers” vincendo il titolo per il miglior progetto di collaborazione di impresa, nonché dei premi individuali.
Un figurone, insomma, e che sottolinea la bravura delle aziende del luogo, che sono un vanto non solo per la cittadina della pedemontana pordenonese, ma per l’intero Friuli Venezia Giulia. Una produzione che rappresenta un significativo richiamo anche dal punto di vista turistico perché moltissimi dei visitatori che giungono ogni anno a Maniago sono mossi dal desiderio di apprendere qualcosa di più sullo storico artigianato – oggi raffinata industria -, anche appunto soffermandosi con interesse e curiosità nelle sale del Museo fabbrile. E poi i coltelli rappresentano una indubbia sinergia con la produzione agroalimentare di qualità della nostra regione, a cominciare dagli splendidi salumi – fra i quali spicca la localissima Pitina, appena festeggiata come prodotto Igp – ed i formaggi.
Alla cerimonia di donazione del premio ricevuto ad Atlanta è intervenuto anche il vicegovernatore della Regione, Riccardo Riccardi, il quale ha sottolineato la valenza del riconoscimento americano. “Una lezione – ha affermato – che deve essere da stimolo anche per altri imprenditori, affinché intorno a questa esperienza si possano aggregare altre forze che diano ancora più slancio ad una delle attività storiche del Friuli Venezia Giulia. Anche la politica regionale farà la sua parte, mettendo a disposizione gli uffici di Bruxelles per fare azione di lobby nel tentativo di superare una legislazione comunitaria che non favorisce la crescita del settore”.
Alla presenza del sindaco di Maniago, Andrea Carli, del presidente del Consorzio del coltello, Federico Coassin, e del direttore del Nip, Saverio Maisto, il vicegovernatore Fvg ha evidenziato il senso di appartenenza al territorio che questi imprenditori hanno dimostrato aggregandosi per esportare il “Made in Fvg” nel mondo.
“L’esperienza americana – ha detto Riccardi, come si legge in una nota della Regione – rappresenta la scintilla che fa accendere la voglia di raggiungere altri prestigiosi risultati. Questi importanti titoli sono determinati dall’ impegno e dal saper fare artigiano, insito nel Dna di chi vive in questa terra. A ciò si aggiunge l’importanza della formazione – ha aggiunto altresì l’esponente della Giunta Fedriga – che ha consentito a questa comunità di far crescere grandi imprenditori”.
Quindi l’assessore regionale ha messo in risalto altri due elementi sui quali è necessario lavorare per dare agli imprenditori maniaghesi strumenti e norme per rafforzare la propria presenza sui mercati nazionale e mondiale. Il primo – ha sottolineato – è rappresentato dalla necessità di aggregare le forze “per superare lo stereotipo del <fare da soli> . Il marchio territoriale MkM, attorno al quale si sono unite le quattro aziende maniaghesi, rappresenta una straordinaria lezione che deve essere da stimolo anche per gli altri produttori di lame della – Città del coltello – “.
La seconda, invece, ha a che fare con la politica “che deve essere – ha detto Riccardi – al servizio delle imprese per cercare di costruire insieme a loro le condizioni per competere a livello globale”.
Per il vicegovernatore questa partita si gioca su due livelli: “Uno di questi è regionale; agli imprenditori chiedo di darci elementi tecnici specifici con i quali correggere norme esistenti o costruirne delle nuove che possano rappresentare un rilancio per l’economia”.
La seconda è quella che si disputa invece in Europa, dove la legislazione sull’utilizzo delle lame è frastagliata e contraddittoria, impedendo quindi la penetrazione nei mercati oltreconfine.
“A Bruxelles – ha detto Riccardi – la Regione ha un proprio ufficio di rappresentanza. Diventa quindi necessario fare lobby, portando le nostre esigenze all’attenzione di altri Paesi che vivono la stessa situazione di difficoltà. In questo modo – ha concluso il vicepresidente della Giunta regionale – sarà possibile tentare di incidere positivamente su norme comunitarie che da un lato permettano la crescita delle nostre aziende e dall’altra tutelino le produzioni comunitarie dalle contraffazioni”.
In altre parole, insomma – come dice pure il vecchio proverbio -, “l’unione fa la forza”: per incidere sui mercati internazionali e contare anche dal punto di vista politico bisogna procedere compatti e con idee chiare.
Quel “fasin di bessoi” che ci aveva accompagnato nei primi anni dopo il terremoto – dando ai friulani quel moto di orgoglio che si è rivelato fondamentale per una rinascita raggiunta in tempi record – non funziona più, sono passati ormai diversi decenni da allora e il mondo è completamente cambiato.
Ed il Friuli non può fare a meno di adeguarsi.
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In copertina, una foto artistica dalla pagina FB https://www.facebook.com/ColtelliTipiciPecos/
Foto a seguire: un’immagine del Museo dell’arte fabbrile e delle coltellerie di Maniago che ha ricevuto in dono il prestigioso premio vinto ad Atlanta
< http://www.turismofvg.it/Musei/Museo-dell-Arte-Fabbril-e-delle-Coltellerie >…
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ed il vicegovernatore Riccardi durante il suo intervento alla cerimonia di Maniago durante la quale quattro aziende del coltello hanno regalato al Museo dell’arte fabbrile il premio vinto al “Blade show” di Atlanta (Usa) con il marchio territoriale “MkM – Maniago Knife Makers”, per il miglior progetto di collaborazione di impresa.
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