di Giuseppe Longo
Sulla vendemmia, iniziata già da una settimana abbondante per alcune varietà bianche, c’è una sola macchia: la fortissima grandinata che il pomeriggio dell’8 luglio si è abbattuta su diverse zone del Collio e dell’Isonzo. Per il resto, altre avversità atmosferiche non ci sono state – anche la primavera è filata liscia (vi ricordate, invece, l’eccezionale brinata del 21 aprile 2017?) – e la campagna vitivinicola 2018 in Friuli Venezia Giulia ha tutti i numeri per essere archiviata come una delle migliori, sia in termini di quantità (siamo intorno al più 15 per cento rispetto all’anno precedente, tanto che ci si dovrebbe avvicinare a un milione 900 mila ettolitri di vino) sia di qualità, grazie all’andamento molto precoce delle varie fasi della vite, a cominciare dalla fioritura super-anticipata per arrivare alla crescita dei grappoli e alla loro invaiatura, cioè al progressivo cambio di colore delle bacche, avvenuti in tempi record tanto da portare i primi carri di Sauvignon in cantina già prima di Ferragosto: cose mai viste!
Altro neo: i deludenti, almeno per ora, prezzi delle uve. Come dire che il mercato applica le sue ferree leggi: aumenta l’offerta, calano le quotazioni. E chi compra, ovviamente, ci specula. Un campanello d’allarme che, come si ricorderà, l’aveva suonato qualche giorno fa anche Roberto Felluga per conto di Confagricoltura.
Altro neo: i deludenti, almeno per ora, prezzi delle uve. Come dire che il mercato applica le sue ferree leggi: aumenta l’offerta, calano le quotazioni. E chi compra, ovviamente, ci specula. Un campanello d’allarme che, come si ricorderà, l’aveva suonato qualche giorno fa anche Roberto Felluga per conto di Confagricoltura.
Questa è dunque la cornice in cui sta procedendo la vendemmia nel Vigneto Fvg: ora i bianchi più precoci, compresi quelli destinati alla spumantizzazione. Poi dai primi di settembre i rossi per proseguire con le varietà più tardive come Refosco dal peduncolo rosso, Verduzzo e Picolit. Dati della vigilia confermati da Assoenologi – osservatorio privilegiato quello dei tecnici della vite e del vino che monitora passo dopo passo l’evolversi della situazione – e annotati dall’amministrazione regionale che, tramite l’assessore Stefano Zannier, ha sollecitato i produttori a non dividersi ma a lavorare uniti, a fare fronte comune, “sistema”, come si usa dire oggi, per aggredire meglio proprio il mercato che è sempre più severo, esigente, inflessibile. Una vendemmia tratteggiata sotto i vari aspetti, agronomici ed enologici, nel consueto incontro agostano che quest’anno ha avuto un successo ancora maggiore per essere stato organizzato in una posizione facilmente raggiungibile, a Corno di Rosazzo, rispetto a quella sul litorale di Terzo di Aquileia. Il summit, con ben 230 tecnici di tutta la regione, curato in ogni dettaglio dal consigliere Roberto Marcolini, e sostenuto dalla DuPont, si è appunto riunito a Villa Nachini Cabassi (dove ha sede anche il Consorzio di tutela dei vini Doc e Docg Colli orientali del Friuli e Ramandolo) e ha visto alternarsi relatori molto competenti e appassionati dal lavoro che svolgono, presentati e incalzati con puntualità da Claudio Fabbro.
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La foltissima platea riunita a villa Nachini Cabassi a Corno di Rosazzo.
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![](https://2018.friulivg.com/wp-content/uploads/2018/08/rrr-2-ven4.jpeg)
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Così, dopo i saluti di Adriano Gigante, da poche settimane presidente del Consorzio Doc Fvg, ecco il consueto appuntamento con Marco Virgilio, meteorologo, che ha analizzato l’andamento del tempo atmosferico tra primavera ed estate – poca pioggia, tanto caldo e appunto la tremenda grandinata di luglio -, il quale poi ha ceduto il microfono a Gabriele Marchi, per i Consorzi Pianura Fvg,che si è soffermato sul flagello del Mal dell’esca, e sulle possibilità di cura finora individuate, e a Giovanni Bigot, per i Consorzi Collina Fvg, che si è occupato invece dello stato sanitario delle uve, in generale più che soddisfacente.
Una relazione quest’ultima che in qualche modo si è intrecciata con quella del professor Paolo Sivilotti, dell’Università di Udine, il quale ha delineato l’andamento della maturazione delle uve, toccando anche il problema della defogliazione dei grappoli: operazione che può essere fatta, certamente, ma con equilibrio e in certi momenti, per non incorrere in pericolose scottature che i 35 gradi di caldo, o giù di lì, possono causare.
Infine, cambio radicale di argomento: Gianluca Fregolent, direttore dell’Icqrf, ha proposto una rapida carrellata sulla evoluzione normativa dalla quale chi opera in cantina non può assolutamente prescindere (rispetto delle prescrizioni dei disciplinari di produzione, per esempio), pena sanzioni che sono sempre in agguato.
Le conclusioni sono state tratte dal presidente di Assoenologi Fvg, Rodolfo Rizzi, per il quale questo appuntamento prevendemmiale ha rappresentato il primo grosso impegno associativo dopo il Congresso nazionale di Trieste che, a detta di tutti, resterà in bella evidenza negli annali della categoria. “Una vendemmia importante – ha detto – che ci farà crescere ancora a livello internazionale, ma attenzione alla qualità che deve essere sempre garantita ai massimi livelli perché il mercato la esige sempre più e non fa sconti a nessuno”.
Per questo Rizzi ha sottolineato l’importanza di quel mix che vede intimamente legate le pratiche agronomiche in campagna e la tecnologia in cantina che, fatte girare correttamente, consentono di ottenere vini di assoluto prestigio. Non per niente, soprattutto i bianchi – e ormai il Vigneto Fvg è sempre più di questo colore – sono ai vertici a livello mondiale. E questo grazie proprio a tecnici preparati, formati all’interno della nostra stessa regione: Università di Udine e Istituto agrario, con specializzazione enologica, di Cividale.
Una relazione quest’ultima che in qualche modo si è intrecciata con quella del professor Paolo Sivilotti, dell’Università di Udine, il quale ha delineato l’andamento della maturazione delle uve, toccando anche il problema della defogliazione dei grappoli: operazione che può essere fatta, certamente, ma con equilibrio e in certi momenti, per non incorrere in pericolose scottature che i 35 gradi di caldo, o giù di lì, possono causare.
Infine, cambio radicale di argomento: Gianluca Fregolent, direttore dell’Icqrf, ha proposto una rapida carrellata sulla evoluzione normativa dalla quale chi opera in cantina non può assolutamente prescindere (rispetto delle prescrizioni dei disciplinari di produzione, per esempio), pena sanzioni che sono sempre in agguato.
Le conclusioni sono state tratte dal presidente di Assoenologi Fvg, Rodolfo Rizzi, per il quale questo appuntamento prevendemmiale ha rappresentato il primo grosso impegno associativo dopo il Congresso nazionale di Trieste che, a detta di tutti, resterà in bella evidenza negli annali della categoria. “Una vendemmia importante – ha detto – che ci farà crescere ancora a livello internazionale, ma attenzione alla qualità che deve essere sempre garantita ai massimi livelli perché il mercato la esige sempre più e non fa sconti a nessuno”.
Per questo Rizzi ha sottolineato l’importanza di quel mix che vede intimamente legate le pratiche agronomiche in campagna e la tecnologia in cantina che, fatte girare correttamente, consentono di ottenere vini di assoluto prestigio. Non per niente, soprattutto i bianchi – e ormai il Vigneto Fvg è sempre più di questo colore – sono ai vertici a livello mondiale. E questo grazie proprio a tecnici preparati, formati all’interno della nostra stessa regione: Università di Udine e Istituto agrario, con specializzazione enologica, di Cividale.
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L’intervento del presidente Assoenologi Fvg, Rodolfo Rizzi.
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![](https://2018.friulivg.com/wp-content/uploads/2018/08/rrr-xven3.jpeg)
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E per finire la parola a Stefano Zannier che, nell’ambito della Giunta Fedriga, ha l’incarico di seguire proprio il complesso, ma appassionante, settore agroalimentare, e quindi anche la vite e il vino. Innanzitutto, una notizia: nella riunione dell’esecutivo regionale convocata per venerdì, c’è anche il pacchetto Pinot grigio che per la seconda volta viene vendemmiato anche come Doc delle Venezie.
L’aumento di produzione pone infatti problemi di stoccaggio, anche se, come ricordavamo domenica scorsa, il presidente del Consorzio di tutela (che abbraccia anche i vigneti di Veneto e Trentino), Albino Armani, aveva parlato di“giacenza zero prima di fine campagna (dicembre 2018)”, tanto è richiesto questo grande bianco a livello internazionale.
E poi un’altra notizia: “In poco tempo si chiude anche l’annosa questione della Ribolla gialla”, ha annunciato Zannier, a proposito di questo secondo “caso” enologico – il terzo è, come noto, quello del Prosecco -, rispettando quanto aveva assicurato durante un convegno che si era tenuto a fine giugno a Udine, proprio nell’intento di difendere questo prodotto dalla forte identità friulana: “Ho riscontrato – ha riferito – un dialogo che dà segni di positività”.
E per finire la parola a Stefano Zannier che, nell’ambito della Giunta Fedriga, ha l’incarico di seguire proprio il complesso, ma appassionante, settore agroalimentare, e quindi anche la vite e il vino. Innanzitutto, una notizia: nella riunione dell’esecutivo regionale convocata per venerdì, c’è anche il pacchetto Pinot grigio che per la seconda volta viene vendemmiato anche come Doc delle Venezie.
L’aumento di produzione pone infatti problemi di stoccaggio, anche se, come ricordavamo domenica scorsa, il presidente del Consorzio di tutela (che abbraccia anche i vigneti di Veneto e Trentino), Albino Armani, aveva parlato di“giacenza zero prima di fine campagna (dicembre 2018)”, tanto è richiesto questo grande bianco a livello internazionale.
E poi un’altra notizia: “In poco tempo si chiude anche l’annosa questione della Ribolla gialla”, ha annunciato Zannier, a proposito di questo secondo “caso” enologico – il terzo è, come noto, quello del Prosecco -, rispettando quanto aveva assicurato durante un convegno che si era tenuto a fine giugno a Udine, proprio nell’intento di difendere questo prodotto dalla forte identità friulana: “Ho riscontrato – ha riferito – un dialogo che dà segni di positività”.
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L’assessore regionale Stefano Zannier durante il suo intervento.
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Anche l’assessore regionale ha pigiato – è proprio il caso di dirlo, visto il momento – il tasto della qualità, con riferimento alle Igt e alle Doc, e alle diverse quotazioni di mercato, sollecitando a uno scrupoloso rispetto dei disciplinari, come richiamato dal dottor Fregolent.
“Ognuno di noi – ha osservato – ha un ruolo da svolgere: io di assessore, voi di tecnici. Ma tutti dobbiamo avere come obiettivo comune il Friuli Venezia Giulia. Tutti dobbiamo lavorare in termini di qualità, perché l’agroalimentare è un volano imprescindibile anche per il movimento turistico e quindi per la nostra economia in generale”.
Per questo ha ammonito a “non dividere la promozione all’interno della stessa regione, dove bisogna invece operare con unità e coesione d’intenti. Ognuno ha un modo diverso di produrre, ma tutti devono concorrere allo stesso fine sapendo fare sistema per incidere efficacemente sul mercato”.
Insomma, “niente scontri, ma obiettivi comuni”.
Più chiaro di così…
Anche l’assessore regionale ha pigiato – è proprio il caso di dirlo, visto il momento – il tasto della qualità, con riferimento alle Igt e alle Doc, e alle diverse quotazioni di mercato, sollecitando a uno scrupoloso rispetto dei disciplinari, come richiamato dal dottor Fregolent.
“Ognuno di noi – ha osservato – ha un ruolo da svolgere: io di assessore, voi di tecnici. Ma tutti dobbiamo avere come obiettivo comune il Friuli Venezia Giulia. Tutti dobbiamo lavorare in termini di qualità, perché l’agroalimentare è un volano imprescindibile anche per il movimento turistico e quindi per la nostra economia in generale”.
Per questo ha ammonito a “non dividere la promozione all’interno della stessa regione, dove bisogna invece operare con unità e coesione d’intenti. Ognuno ha un modo diverso di produrre, ma tutti devono concorrere allo stesso fine sapendo fare sistema per incidere efficacemente sul mercato”.
Insomma, “niente scontri, ma obiettivi comuni”.
Più chiaro di così…
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In copertina, per ora nel Vigneto Fvg continua la vendemmia delle varietà bianche.
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Infine, foto di gruppo per relatori e dirigenti Assoenologi con l’assessore Zannier.
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