di Giuseppe Longo
Tolmezzo e Torino sono separate da 565 chilometri. E non sono pochi. Eppure c’è un obiettivo comune che, in questo fine settimana, unisce il capoluogo della Carnia con la vecchia capitale d’Italia: la ricerca e la difesa della qualità dei prodotti di nicchia, di quelli che di solito non si trovano sugli scaffali dei supermercati, ma che hanno una storia da raccontare e che quindi meritano di essere preservati perché fanno parte del nostro bagaglio di cultura e di tradizione. Venendo al sodo, diciamo subito che a Tolmezzo torna la sempre invitante “Festa della Mela”, manifestazione dedicata appunto alle varietà autoctone della montagna piene di fragranza e di sapore; a Torino, invece, c’è “Terra Madre” nell’ambito del Salone del Gusto, dove vengono presentati i tre nuovi Presidi Slow Food del Friuli Venezia Giulia: il formaggio tipico delle montagne, e in particolare della Carnia, “çuç di mont”, il pesto di Timau “varhackara” e il fagiolo di San Quirino. Ma andiamo con ordine.
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“Festa della Mela” a Tolmezzo
Fine settimana a Tolmezzo con la 23ma “Festa della Mela”, nella quale trionferanno soprattutto le vecchie varietà della montagna, quelle tramandate nei secoli e che bisogna fare di tutto per difenderle e valorizzarle. Sono molte, infatti, le varietà carniche: nel solo campo catalogo a Pradis di Enemonzo, promosso a suo tempo dalla Comunità montana della Carnia, ne sono raccolte oltre 150, fra autoctone e no, portate fra questi monti nei tempi passati dagli emigranti di ritorno dopo una vita di lavoro all’estero. Ad esse e alla Mela Julia Dop – qui siamo invece tra le varietà contemporanee – Tolmezzo dedica questa festa di fine settembre con un invito a riscoprire un frutto semplice ma prezioso, da assaporare in purezza, ma anche utilizzato da sempre in Carnia per la preparazione di torte, per impreziosire pietanze a base di carne o ancora trasformato in bevanda, quale il delizioso sidro o il succo. La festa offrirà l’occasione per tirare le somme di questa annata, ottima sia dal punto di vista della quantità che della qualità anche per la melicoltura di montagna concentrata soprattutto nei territori comunali di Amaro e Cavazzo Carnico, oltre che nella frazione tolmezzina di Caneva. Come abbiamo già anticipato nei giorni scorsi, tra sabato e domenica prossimi le mele saranno protagoniste di golosi menu a tema giocati fra ricette dolci e salate, piatti tradizionali e nuove proposte e della grande Mostra mercato allestita da una cinquantina di produttori. Per i bambini, laboratori all’interno del Museo delle Arti e Tradizioni Popolari, parco giochi e fattorie didattiche. Per ulteriori informazioni: www.comune.tolmezzo.ud.it oppure info@carnia.it; e-mail: festadellamela@prolocotolmezzo.it
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Le mele sono le grandi protagoniste del fine settimana a Tolmezzo.
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Le bontà scelte da Slow Food
Al Salone del Gusto che apre i battenti proprio oggi a Torino (e potrà essere visitato fino al 24 settembre) debuttano i tre nuovi Presidi che Slow Food, l’organizzazione fondata da Carlo Petrini per la difesa dei prodotti di nicchia e di alta qualità, ha individuato nella nostra regione. I prodotti sono esposti, nell’ambito di “Terra Madre”, in un ampio stand realizzato in sinergia da Ersa, Promoturismo Fvg e Strada del vino e dei sapori. Come accennato, si tratta del formaggio tipico delle montagne del Friuli, e in particolare della Carnia, del Canal del Ferro e della Val Canale, oltre che delle Dolomiti nostrane, denominato “çuç di mont”, il pesto di Timau “varhackara” e il fagiolo di San Quirino, della provincia di Pordenone. Prodotti di grande interesse e che meritano d’essere valorizzati come gli altri Presidi già creati negli anni da Slow Food, che come è noto ha una rappresentanza anche in Friuli Venezia Giulia. Adesso questi salgono a tredici, poiché comprendono anche: Aglio di Resia, Antiche mele dell’Alto Friuli (cioè proprio quelle che saranno protagoniste a Tolmezzo), Cipolla di Cavasso e della Val Cosa, Formadi frant, Formaggio di latteria turnaria, Pan di sorc, Pestat di Fagagna, Pitina (recentemente promossa, come abbiamo ampiamente riferito, prodotto Igp), Radic di mont e Rosa di Gorizia. Tutte queste eccellenze sono presenti nel Salone torinese, dove son previsti anche incontri di approfondimento, show cooking e laboratori del gusto che hanno l’obiettivo di porre l’accento proprio sul valore di questi prodotti. Info: salonedelgusto.com
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Ecco i tre nuovi Presidi Slow Food: “çuç di mont”, pesto di Timau “varhackara” e fagiolo di San Quirino. (Le foto sono tratte dal sito ufficiale della Fondazione Slow Food)
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Un fine settimana, dunque, molto importante sotto il profilo della qualità e della difesa delle nostre produzioni tipiche. Molto interessante, come appare evidente, il Salone di Torino, ma per chi non ha la possibilità, anche per mancanza di tempo, di raggiungere il capoluogo piemontese, può utilmente ripiegare su Tolmezzo dove lo aspetta la “Festa della Mela” con le antiche varietà della Carnia. Che meritano d’essere conosciute e assaggiate.
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In copertina, bellissime mele ormai pronte per la raccolta.
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