di Gi Elle

Formaggio di malga e Pitina, che coppia! Peccato che non giochino assieme perché sarebbe davvero una domenica esaltante, di quelle da ricordare. Invece, come da programma, se ne staranno nei rispettivi luoghi eletti – Carnia e Valli Pordenonesi – dove saranno al centro di due importanti manifestazioni, a Sutrio e a Malnisio, di cui vi abbiamo ragguagliato nei giorni scorsi, ma che oggi vi riproponiamo vista la rilevanza che questi prodotti di alta qualità rivestono fra le eccellenze dell’agroalimentare del Friuli Venezia Giulia.

Formaggi a Sutrio

Amate i formaggi di malga? Ritagliate qualche ora fra i vostri impegni e salite a Sutrio, in Carnia, ai piedi del monte Zoncolan, dove oggi e domani sono protagonisti proprio questi eccezionali prodotti delle montagne del Friuli Venezia Giulia.   Vi aspettano una grande mostra, con ovvie degustazioni, e una singolare asta alla quale gli interessati, sicuramente non pochi, cercheranno di portarsi a casa o nelle proprie attività il meglio della stagione 2018 (ma anche rarità a lungo stagionate), che pure anche in fatto di produzioni casearie è stata ottimale, regalando alta qualità.

Una straordinaria selezione di formaggi di malga della montagna friulana sarà, dunque, in mostra e degustazione oggi a Sutrio. La rassegna, denominata “Formandi – Sapori e formaggi di montagna”, sarà ospitata nella suggestiva cornice della “Cjase dal Len”, un’antica segheria da poco riaperta, dopo un sapiente restauro. Domani, invece, seguirà un’inconsueta Asta di formaggi di malga del Friuli Venezia Giulia che darà la possibilità di aggiudicarsi anche forme particolarmente pregiate e solitamente introvabili. Rivolta principalmente agli addetti ai lavori (ristoranti, agriturismi, negozi di formaggi ed alimentari) interessati ad acquistare i prodotti nella stagione di monticazione 2018, già in parte molto difficili da reperire, l’asta sarà aperta anche al pubblico, il quale potrà assistervi ed acquistare, volendo, le forme proposte dal banditore.

Organizzato da Friulmont nell’ambito del progetto “Mo.Ma, una montagna di Malghe” in collaborazione con l’Ersa e il sostegno di PromoturismoFvg“Formandi” intende valorizzare uno dei tesori della montagna friulana, il formaggio di malga appunto, unitamente ad altri prodotti montani.   Sono ben 24 le malghe della Carnia, del Canal del Ferro-Val Canale e del Pordenonese che vi partecipano, mettendosi insieme per valorizzare la qualità dei loro prodotti e per ribadire il ruolo di tutela del territorio che il loro lavoro riveste.  Oggi, dalle 9 alle 11, le commissioni di esperti giudicheranno i formaggi e daranno le relative valutazioni. Dalle 11 alle 18 “Cjase dal Len” sarà quindi aperta al pubblico che potrà assaggiare tutti i formaggi delle 24 malghe, abbinati a una selezione di “vini naturali” del Friuli Venezia Giulia (prezzo di ingresso e degustazione: 15 euro).  Domani, infine,  seguirà l’attesa Asta dei formaggi di malga che inizierà alle 10.   Saranno battute partite di  due o tre forme, prodotte durante l’estate 2018, per ogni malga.   In chiusura, verranno offerti all’asta formaggi di due, tre o più anni, prodotti eccezionali assolutamente non reperibili sul mercato.

Pitina Igp a Malnisio

Sarà Edoardo Raspelli, giornalista e gastronomo, inventore (nel 1975!) della critica gastronomica in Italia, il “padrino” della Pitina Igp, che verrà presentata per la prima volta in pubblico proprio oggi a Malnisio di Montereale Valcellina, nella suggestiva cornice della Centrale Idroelettrica “Antonio Pitter”. Raspelli, conduttore e “mattatore” della seguitissima (da vent’anni!) trasmissione “Melaverde”, sarà affiancato sul palco dalla giornalista Alessandra Natali, di CafèTv24.

Edoardo Raspelli

Il “battesimo” della Pitina  con il logo gialloblu della Comunità Europea avverrà nel corso dell’evento organizzato dall’Ecomuseo Lis Aganis per la consegna del Premio Trivelli 2018, concorso gastronomico giunto alla settima edizione. Ad applaudire la “new entry” nel ristretto paniere  dei prodotti a marchio Dop e Igp (solo sei in Friuli Venezia Giulia: Prosciutto di San Daniele, Formaggio Montasio, Olio extravergine di oliva Tergeste, Brovada Prosciutto di Sauris e, appunto, Pitina) ci sarà anche lo chef stellato Terry Giacomello, nativo di Montereale.  Con i sindaci del territorio di produzione della Pitina (ricadente nell’Uti delle Valli e Dolomiti Friulane) ci sarà anche il presidente del Consiglio regionale Piero Mauro Zanin. La manifestazione inizierà alle 15.30; ingresso libero fino a esaurimento dei posti.

Se la Pitina, (che dal 2000 è anche Presidio Slow Food, praticamente il primo importante riconoscimento per la sua valorizzazione) ha raggiunto l’importante traguardo della tutela comunitaria Igp, dopo essere diventata negli ultimi anni una “star” della gastronomia tradizionale, conosciuta e apprezzata anche al di fuori del luogo dov’è nata – le Valli Pordenonesi, appunto – buona parte del merito va a Mattia Trivelli.
Nato nel 1949, scomparso nel 1992, Mattia Trivelli era un macellaio, anzi: il macellaio di Tramonti di Sopra. All’inizio degli anni 80 fu il primo ad avere l’intuizione che quel cibo umile, frutto di una economia di sopravvivenza, prodotto e mangiato nell’ambito strettamente familiare, poteva incontrare il gusto del consumatore ed iniziò la produzione a livello artigianale. Mattia non si limitò a vendere la Pitina nella sua macelleria: andò a proporla nelle più importanti fiere della regione, facendola apprezzare a un pubblico ben più vasto di quello locale. Un prodotto apprezzato e a rischio di imitazione; tant’è che il 04 aprile 1989 Mattia Trivelli presentò all’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi la domanda di registrazione del marchio “Pitina”.

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In copertina, formaggi in salamoia e stagionatura.

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