Il Friuli Venezia Giulia potrebbe rivelarsi come una terra adatta anche per la coltivazione del nocciolo al fine di dare vita a una filiera con apice nella produzione dolciaria sviluppata interamente nella nostra regione.
È questo l’obiettivo ell’interessante progetto che gli assessori alle Risorse agroalimentari, Stefano Zannier, e alle Attività produttive, Sergio Emidio Bini, stanno valutando assieme a Loacker, azienda altoatesina leader in Italia e nel mondo (nel 2017 fatturato di oltre 300 milioni) per la produzione di wafer e specialità al cioccolato.
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Gli assessori hanno infatti incontrato a Udine una delegazione aziendale, guidata da Andrea Loacker, per approfondire le caratteristiche del progetto che potrebbe portare in Friuli Venezia Giulia – come informa la Regione – una parte consistente dell’approvvigionamento di materia prima, la nocciola italiana di qualità, con un vantaggio duplice per i coltivatori e per i consumatori: ai primi sarebbero garantiti, secondo la policy aziendale, accordi a lungo termine, ai secondi il mantenimento di una produzione di qualità, che qualifica sia il territorio agricolo di provenienza delle nocciole sia il prodotto finale destinato all’industria dolciaria.
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Una giovane pianta di nocciolo: a migliaia potrebbero essere messe a dimora in Fvg.
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L’interesse espresso da Loacker – che è già presente in Toscana con produzioni di filiera simili – ha richiamato l’attenzione dell’assessore Zannier per la parte che riguarda la diversificazione colturale nella nostra regione.
Come ha rilevato, infatti, lo stesso Zannier “la possibilità offerta da una realtà aziendale strutturata ed affermata come leader nel proprio mercato consente di dare prospettiva ad una interessante possibilità di diversificazione produttiva che potrebbe tornare utile ad intraprendere la strada della sostenibilità aziendale per i nostri imprenditori agricoli”.
Il collega Bini, invece, vede in questa proposta “l’occasione per rafforzare l’immagine del Friuli Venezia Giulia quale regione autentica, salutare, ancora viva di ricchezze, un’ immagine che non è solo frutto di una vetrina promozionale, ma risiede nel modo stesso con cui la Regione interpreta l’economia e la produzione di benessere”.
Secondo Bini, “legare il Friuli Venezia Giulia a un brand riconosciuto a livello mondiale come Loacker rappresenta un’occasione importante per far conoscere e promuovere il nostro territorio. Ritengo, quindi, sia necessario fare il possibile affinché tutti i soggetti coinvolti trovino un punto di sintesi ottimale”.
In Friuli Venezia Giulia Loacker prevede di raggiungere accordi con i coltivatori per una superficie coltivata a nocciolo di circa un migliaio di ettari, posto che l’azienda da sempre usa solo ed esclusivamente materie prime di qualità ed in particolare nocciole esclusivamente italiane, che attualmente ritira anche in altre zone d’Italia.
La formula proposta è un contratto a lungo termine con un meccanismo di prezzi vantaggioso e premiante per il produttore, che garantisce inoltre, lungo tutta la filiera ed in tutte le fasi dello sviluppo del noccioleto, l’assistenza di tecnici aziendali per ottimizzare la produzione nel rispetto dei requisiti delle materie prime.
In quest’ottica la coltivazione del nocciolo rappresenta un’ottima e profittevole alternativa alle tradizionali colture praticate dagli agricoltori del Friuli Venezia Giulia.
L’azienda familiare, fondata nel 1925 da Alfons Loacker, è oggi presente in oltre 100 paesi. Nonostante il suo orientamento internazionale, Loacker si concentra su pratiche commerciali sostenibili, rispettose dell’ambiente ed eque, favorendo lo sviluppo delle risorse in tutti i settori e impegnandosi a livello sociale ed ecologico.
L’anno scorso, come si ricordava all’inizio, il fatturato ha raggiunto i 335 milioni di euro.
in copertina: I caratteristici frutti del nocciolo in fase di maturazione.
Gli assessori regionali Sergio Emidio Bini (Attività produttive) e Stefano Zannier (Risorse agroalimentari) con Andreas Loacker durante l’incontro a Udine per lo sviluppo di una filiera delle nocciole inFriuli Venezia Giulia. (Foto Arc)
http://www.regione.fvg.it/rafvg/comunicati/comunicato.act?dir=/rafvg/cms/RAFVG/notiziedallagiunta/&nm=20180710162743002
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