di Gi Elle

I presepi in “scus”, le brattee delle pannocchie, sono ormai da tanti anni una particolarità del Rojale, dove l’artigianato femminile del cartoccio ha data antica ed era diffuso pressoché in tutte le famiglie. Oggi, a causa della raccolta meccanica del mais che distrugge le foglie che proteggono i chicchi di granturco, si è ridotto notevolmente, ma tuttavia a Reana e frazioni c’è un gruppo di persone benemerite che, sostenute dal Comune e dalla Pro loco, mantengono in vita quest’arte – non è esagerato chiamarla così – realizzando tante cose belle e ricercate, che si prestano a diventare anche originali soprammobili. E tra questi bellissimi oggetti si distinguono appunto i presepi che ogni anno si possono ammirare in una bella mostra allestita per le festività di fine anno. Ma un “assaggio” è stato possibile in questo weekend anche a Udine, nell’ambito di Ideanatale, la rassegna dedicata ai regali che in Fiera si conclude proprio oggi.

Ecco un angolo della bella mostra allestita a Tremezzo.

I presepi in “scus” del Rojale sono però molto apprezzati anche fuori regione, come ha dimostrato anche la recente partecipazione a una rassegna specializzata in Lombardia, sull’incantevole lago di Como che ispirò anche Alessandro Manzoni per ambientarvi la vicenda di Renzo e Lucia.

“Grazie all’interessamento di una coppia di amici di Como, che avevano avuto modo di ammirare alla Vetrina del Rojale alcuni presepi in “scus” la scorsa primavera, la nostra Associazione – racconta Renata Barborini, segretaria della Pro loco – è stata invitata a prendere parte alla manifestazione “Mostra mercato di arte presepiale” che quest’anno, si è svolta sul lago di Como, dal 24 al 28 ottobre. Il convegno nazionale, organizzato dall’Aiap, associazione italiana amici del presepio, giunto alla 49a edizione, per la prima volta è stata aperto, solo nella giornata di domenica 28 ottobre, ai non “addetti ai lavori” e quindi anche alla nostra Pro loco”.

La mostra mercato con Renata Barborini e le due cartocciaie.

E la nostra interlocutrice prosegue: “Durante tutta la settimana si sono alternati convegni a tema, esposizioni e workshop dei più quotati presepisti italiani e non solo ed è stato quindi motivo di orgoglio poter prendere parte alla rassegna. I presepi in cartoccio del Rojale hanno fatto bella mostra nel parco Mayer di Tremezzo per tutta la settimana, grazie allo splendido allestimento fatto da Nadia e Gianni, ormai diventati ben meritatamente soci Pro loco, nel padiglione chiamato la Tarocchiera, proprio sulle rive del lago”.

“La domenica mattina, all’interno delle vecchie scuole di Tremezzo, accanto agli espositori provenienti anche dalla Spagna, è stata allestita – continua Renata Barborini –  un’ulteriore mostra con i presepi in “scus” che ha ricevuto apprezzamenti e successo di pubblico, ma ne avrebbe avuto sicuramente di più se non fosse stato per la pioggia battente che purtroppo ha accompagnato l’intera giornata. Erano presenti anche due cartocciaie del Rojale che hanno dato in loco una dimostrazione di intreccio attirando la curiosità dei presenti che non conoscevano questo tipo di artigianato artistico friulano in particolar modo legato anche alla tradizione presepiale. Tremezzo inoltre è famosa per la sua esposizione permanente di presepi visitabile tutto l’anno, allestiti in luoghi caratteristici che nel periodo natalizio si arricchisce con pezzi provenienti da tutta Italia e che quest’anno avrà anche un manufatto friulano interamente realizzato in cartoccio”.

La dimostrazione del lavoro artigianale e uno dei presepi.

La locandina realizzata per noi dall’Aiap riportava questi cenni sulla lavorazione e sull’attività della Pro loco presieduta da Paola Miconi in merito alla lavorazione del cartoccio ed alla sua salvaguardia e diffusione: “Presepi realizzati in cartoccio (foglie del mais, in friulano “scus”), dalla maestria delle cartocciaie del Rojale, luogo d’elezione di questo antico artigianato tipicamente friulano. La Pro loco del Rojale, fin dalla sua nascita, si è assunta il compito di ridare visibilità a questa forma di artigianato artistico, partecipando a manifestazioni anche al di fuori dei confini regionali e organizzando annualmente corsi e laboratori che insegnino questa lavorazione a partire dalla raccolta in campo alla confezione del manufatto”.

Bellissima, dunque, l’esperienza sul lago di Como, come lo è anche quella fatta in questo fine settimana a Ideanatale. E da domani subito al lavoro per preparare le manifestazioni di fine anno in casa, appunto nel Rojale, patria degli “scus” e in particolare degli originali presepi che, in modo semplice, ma sentito ci raccontano la nascita di Gesù.

Ancora presepi in “scus” in mostra e la bella locandina.

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In copertina, alcuni presepi in “scus” alla mostra sul lago di Como.

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